Abbiamo iniziato nel febbraio 2010 con il trovarci per pregare insieme con un piccolo gruppo di amici laici legati spiritualmente a Santa Caterina da Siena, con la benedizione del Vescovo di Volterra Mons. Alberto Silvani, la parrocchia del Duomo di Cecina ed il sostegno del Monastero Cistercense di Valserena. Nascono le prime iniziative che ci mettono in “cammino”: la Via Crucis e il “Cammino del per-dono”. Tanti i pellegrinaggi per la voglia di stare insieme, un modo di pregare e di vivere insieme la fede e intanto ci si conosce, si parla e si prega e cresce il senso dell’essere insieme come cristiani, del fare comunità. Intanto due celebrazioni eucaristiche con adorazione mensile sono il traino di tutta la nostra vita associativa. Iniziano anche le lezioni di arpa come strumento “dell’anima” in preghiera. Molti gli incontri di fede sulla nostra strada: fratel Biagio un “santo moderno”, Don Paolo Ferrini con il quale si partecipa alla messa del giovedì santo nel carcere di Volterra e dove sono nati legami con i detenuti e dove non manca il nostro “pensiero di Natale” per loro. Poi l’incontro con i poveri, i senzatetto che dormono alla stazione di Cecina, per i quali la Comunità ha organizzato insieme alla parrocchia, la “ronda della carità” per le notti più fredde. Dall’incontro con Don Celestino nasce la collaborazione con le scuole cattoliche di Natitingou in Benin e poi il progetto per la costruzione della scuola nel villaggio di Yarikou, scuola primaria per 450 bambini e la soddisfazione e la gioia sono state grandissime nel vederne la realizzazione nel 2018. Nel 2019 è arrivata inaspettata l’unificazione con l’Associazione Internazionale dei Caterinati. Una comunità piccola ma vitale che “funziona” senza bisogno di tante riunioni, ma quando nasce “l’idea” ci si rimbocca le maniche e si lavora per la sua realizzazione con coraggio e qualche volta con temerarietà e tanta preghiera, perché comunità è proprio questa condivisione, questo modo di essere insieme nella preghiera e nella fede.
La nostra parrocchia del
Duomo di
Cecina (LI) |
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Il nostro Vescovo di Volterra
Mons. Alberto Silvani
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Il Consiglio di Amministrazione
Presidente: Lucia Barreca
Vice Presidente: Moira Rossi Ciampolini
Segretario: Elena Creatini
Consiglieri: Monia Pasqualoni - Emilia Morelli
- Vincenzo Pantaleo - Stefano Michelotti
Il Collegio dei Revisori
Presidente: Dr. Luca Barabino
Revisori: Dr. Roberto Ferri - Marinella Russo
Documentazione
Lo Statuto
Modulo
di iscrizione
I nostri Santi
Con la preghiera alla "Divina Misericordia"
affidiamo alla Beata Vergine Maria ed
alla
intercessione di
Santa Caterina da Siena
San Francesco di Assisi
Beato Giovanni Paolo II
la nostra associazione perché sia segno
e testimonianza dell'Amore di Dio
Santa Caterina da Siena
Vergine e
dottore della Chiesa, patrona d'Italia - 29 aprile Siena, 25 marzo 1347 - Roma,
29 aprile 1380
«Niuno Stato
si può conservare nella legge civile in stato di
grazia senza la santa
giustizia»: queste alcune delle parole che hanno reso questa santa, patrona
d'Italia, celebre. Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, non ha maestri. I
suoi avviano discorsi di maritaggio quando lei è sui 12 anni. E lei dice di no,
sempre. E la spunta. Del resto chiede solo una stanzetta che sarà la sua
""cella"" di terziaria domenicana (o Mantellata, per l'abito bianco e il
mantello nero). La stanzetta si fa cenacolo di artisti e di dotti, di religiosi,
di processionisti, tutti più istruiti di lei. Li chiameranno ""Caterinati"". Lei
impara a leggere e a scrivere, ma la maggior parte dei suoi messaggi è dettata.
Con essi lei parla a papi e re, a donne di casa e a regine, e pure ai detenuti.
Va ad Avignone, ambasciatrice dei fiorentini per una non riuscita missione di
pace presso papa Gregorio XI. Ma dà al Pontefice la spinta per il ritorno a
Roma, nel 1377. Deve poi recarsi a Roma, chiamata da papa Urbano VI dopo la
ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma di Occidente. Ma
qui si ammala e muore, a soli 33 anni. Sarà canonizzata nel 1461 dal papa senese
Pio II. Nel 1939 Pio XII la dichiarerà patrona d'Italia con Francesco d'Assisi.
(Avvenire) Patrona: Italia, Europa (Giovanni Paolo II, 1/10/99) Etimologia:
Caterina = donna pura, dal greco - Emblema: Anello, Giglio Martirologio Romano:
Festa di Santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, che, preso
l’abito delle Suore della Penitenza di San Domenico, si sforzò di conoscere Dio
in se stessa e se stessa in Dio e di rendersi conforme a Cristo crocifisso;
lottò con forza e senza sosta per la pace, per il ritorno del Romano Pontefice
nell’Urbe e per il ripristino dell’unità della Chiesa, lasciando pure celebri
scritti della sua straordinaria dottrina spirituale.
Preghiera a Santa Caterina da Siena
Patrona d'Italia e d'Europa
O sposa del Cristo, fiore
della patria nostra. Angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti
le anime redente dal Divino tuo Sposo: come Lui spargesti lacrime sulla Patria
diletta; per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita. Quando la
peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi Angelo buono di
Carità e di pace. Contro il disordine morale, che ovunque regnava,
chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente
tu invocasti sopra le anime, sopra l'Italia e l'Europa, sopra la Chiesa il
Sangue prezioso dell'Agnello.
O Caterina
Santa, dolce sorella patrona Nostra, vinci l'errore, custodisci la fede,
infiamma, raduna le anime intorno al Pastore. La Patria nostra, benedetta da
Dio, eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine della Celeste
nella carità nella prosperità, nella pace. Per te la Chiesa si estenda quanto il
Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre
il consigliere di tutti.
E le anime
nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso L'Italia, l'Europa e
verso la Chiesa, tese sempre verso il cielo, ne Regno di Dio dove il Padre, il
Verbo il Divino amore irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta
letizia. Così sia.
Preghiera di Santa Caterina allo Spirito Santo
Spirito Santo, vieni nel mio cuore,
e per la Tua potenza trailo a Te, Dio
e dammi carità con timore.
Guardami, Cristo, da ogni mal pensiero;
Riscaldami e infiammami del Tuo santissimo amore,
Sì che ogni pena mi paia leggera.
Santo mio padre e dolce mio Signore,
ora aiutami in ogni mia necessità.
Cristo Amore, Cristo Amore.
Amen
San Francesco
San
Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182
e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco
mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e
letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana;
partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più
di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto
a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si
dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel
restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san
Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata. Il
padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per
le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi
ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della
loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei
lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli
Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel
mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10,5-14), a privarsi di tutto
per fare del bene ovunque. Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la
sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi
confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco
loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola.
Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche
Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine
francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie
regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo
costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera
missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori. Nel 1219 si
recò in Egitto, dove predicò davanti al sultano, senza però riuscire a
convertirlo, poi si recò in Terra Santa, rimanendovi fino al 1220; al suo
ritorno, trovò dissenso tra i frati e si dimise dall'incarico di superiore,
dedicandosi a quello che sarebbe stato il terzo ordine dei francescani, i
terziari. Ritiratosi sul monte della Verna nel settembre 1224, dopo 40 giorni di
digiuno e sofferenza affrontati con gioia, ricevette le stigmate, i segni della
crocifissione, sul cui aspetto, tuttavia, le fonti non concordano. Francesco
venne portato ad Assisi, dove rimase per anni segnato dalla sofferenza fisica e
da una cecità quasi totale, che non indebolì tuttavia quell'amore per Dio e per
la creazione espresso nel Cantico di frate Sole, probabilmente composto ad
Assisi nel 1225; in esso il Sole e la natura sono lodati come fratelli e
sorelle, ed è contenuto l'episodio in cui il santo predica agli uccelli.
Francesco, che è patrono d'Italia, venne canonizzato nel 1228 da papa Gregorio
IX. Viene sovente rappresentato nell'iconografia tradizionale nell'atto di
predicare agli animali o con le stigmate.
Preghiera a San Francesco
Tu Poverello d'Assisi,
che lasciasti ogni cosa
per seguire Cristo,
donando i tuoi beni ai poveri,
fa che impariamo da
te
ad essere distaccati
dai beni della terra
per essere generosi
verso tutti.
Tu che fosti chiamato dall'Onnipotente Signore
a
ricostruire la chiesa distrutta del tuo tempo
guida i passi di coloro che
sono i rappresentanti
del popolo italiano, perché nel rispetto delle leggi
patrie
e con una sana ed oculata amministrazione
riparino i danni
provocati all'Italia
soprattutto nel campo morale, economico e sociale.
Tu che sei stato scelto dalla pietà popolare
a proteggere dal cielo il
popolo italiano,
davanti alla superficialità all'arroganza di tanta gente
muoviti a compassione di tutti noi.
Ottieni da Dio, Signore buono e
misericordioso
un lungo periodo di pace sociale per la nazione italiana.
Non più conflitti e litigi, né lotte intestine
tra diverse fazioni
politiche
ma solo una legittima dialettica
per raggiungere
democraticamente la verità.
Tu che tutto puoi presso il trono
dell'Altissimo
ottieni da Dio per noi italiani del terzo millennio
una
prospettiva minima di un migliore domani
senza ansia per il lavoro che
manca
e senza preoccupazione della pensione,
frutto del nostro lavoro e
oculato risparmio di tanti anni. Amen
Preghiera davanti al Crocifisso
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre
del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza
certa,
carità perfetta
e umiltà profonda.
Dammi, Signore,
senno e
discernimento
per compiere la tua vera
e santa volontà.
Amen
San Giovanni Paolo II
Karol Józef Wojtyła, divenuto Giovanni Paolo II con la sua elezione alla Sede
Apostolica il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Kraków
(Polonia), il 18 maggio 1920. Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella Chiesa
parrocchiale di Wadowice; a 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il
sacramento della Cresima. Quando le forze di occupazione naziste chiusero
l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in
seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed
evitare la deportazione in Germania. A partire dal 1942, sentendosi chiamato al
sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino
di Cracovia. Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di
Cracovia, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua
ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1̊ novembre 1946. Successivamente
fu inviato a Roma, dove, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia. Ricevette
l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 e cardinalizia nel 1964. Partecipò
al Concilio Vaticano II (1962-1965) con un contributo importante
nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. I Cardinali, riuniti in
Conclave, lo elessero Papa il 16 ottobre 1978. Prese il nome di Giovanni Paolo
II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263°
successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della
storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni. Giovanni Paolo II ha esercitato
il suo ministero con instancabile spirito missionario, dedicando tutte le sue
energie sospinto dalla sollecitudine pastorale per tutte le Chiese e dalla
carità aperta all’umanità intera. I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati
104. Più di ogni Predecessore ha incontrato il Popolo di Dio e i Responsabili
delle Nazioni. Il suo amore per i giovani lo ha spinto ad iniziare, nel 1985, le
Giornate Mondiali della Gioventù. Le 19 edizioni della GMG che si sono tenute
nel corso del suo Pontificato hanno visto riuniti milioni di giovani in varie
parti del mondo. Con l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno
dell’Eucaristia, Giovanni Paolo II ha promosso il rinnovamento spirituale della
Chiesa. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Lettere encicliche, 15
Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche.
Giovanni Paolo II è morto in Vaticano il 2 aprile 2005, alle ore 21.37, mentre
volgeva al termine il sabato e si era già entrati nel giorno del Signore, Ottava
di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia.
Preghiera per implorare grazie per l’intercessione
del servo di Dio il Papa Giovanni Paolo
II
O Trinità Santa,
ti
ringraziamo di aver donato alla Chiesa
il Papa Giovanni Polo II
e per
aver fatto risplendere in lui
la tenerezza della tua paternità,
la
gloria della Croce di Cristo
e lo splendore dello Spirito d’amore.
Egli,
confidando totalmente nella tua infinita misericordia
e nella materna
intercessione di Maria,
ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore
e ci ha indicato la santità
come misura alta della vita cristiana ordinaria
quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.
Concedici, per la
sua intercessione, secondo la tua volontà,
la grazia che imploriamo,
nella speranza che egli sia presto annoverato nel numero dei tuoi santi.
Amen
Con
approvazione ecclesiastica
CAMILLO CARD. RUINI
Preghiera per i giovani
Signore Gesù Cristo,
custodisci questi giovani nel
tuo amore.
Fa’ che odano la tua voce
e credano a ciò che tu dici,
poiché tu solo hai parole di vita eterna.
Insegna loro come professare la
propria fede,
come donare il proprio amore,
come comunicare la propria
speranza agli altri.
Rendili testimoni convincenti del tuo Vangelo,
in un
mondo che ha tanto bisogno
della tua grazia che salva.
Fa’ di loro il
nuovo popolo delle Beatitudini,
perché siano sale della terra e luce del
mondo
all’inizio del terzo millennio cristiano.
Maria, Madre della Chiesa,
proteggi e guida
questi giovani uomini e giovani donne
del ventunesimo
secolo.
Tienili stretti al tuo materno cuore. Amen.
(Giovanni Paolo II)
Comunità Santa Caterina
Piazza della Libertà n. 6 - 57023 CECINA (LI)
C.F.: 92104620494 - e-mail: c.santacaterina@tiscali.it -
www.santacaterinacecina.it
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